Gianni Avon – Fondatore dello studio, Gianni Avon nasce nel 1922 a Udine, città dove vive e lavora fino al 2006, anno della sua morte. Dal 1941 frequenta la Facoltà di Architettura di Venezia, tra i suoi compagni di corso Marcello D’Olivo, Edoardo Gellner, Angelo Masieri, Bruno Morassutti. Nel 1947 si laurea discutendo una tesi dal titolo Casa semiresidenziale al Lido di Venezia. Dopo brevi collaborazioni, nel 1948 inizia l’attività professionale in proprio realizzando edifici residenziali, esercizi commerciali e allestimenti soprattutto a Udine e Trieste. Dal 1950
partecipa alla progettazione di edifici INA-casa e fa parte del gruppo che realizza i quartieri di Udine e Tarcento.
Dal 1954 è attivo a Lignano Pineta dove diventa, di fatto, il progettista di fiducia della società nata per lo sviluppo del nuovo centro turistico: del 1956 è il progetto per il Grand Hotel Pineta Palace, del 1957 la Casa Albergo, del 1960 la Torre Ariston, le cui strutture sono calcolate da Silvano Zorzi. Dalla fine degli anni cinquanta è impegnato soprattutto a Udine; tra le realizzazioni, l’edificio residenziale in viale della Vittoria, premiato con la targa In/arch 1964. Alcune delle sue opere più conosciute degli anni sessanta e settanta connotano luoghi significativi per le comunità: a Udine la sede della Banca Cattolica del Veneto in via Vittorio Veneto (1965-1972, con Francesco Tentori), il Palazzo delle Manifestazioni, ora Palamostre (1964-1970, con Francesco Tentori), il restauro di palazzo Antonini Cernazai a sede dell’Università (1968-1982), a Cividale del Friuli il Municipio (1965-1969, con Francesco Tentori), a Grado le Nuove Terme (1970-1974) e il Palazzo dei Congressi (1973-1980, con Marco Zanuso).
Dal 1964 partecipa alla ricostruzione di Longarone e con Tentori e Zanuso progetta il nuovo cimitero di Muda Maè. Negli anni settanta progetta inoltre il riassetto e l’ampliamento di numerosi ospedali – Grado, San Daniele del Friuli, Maniago, Spilimbergo – nonché il padiglione Materno Infantile dell’Ospedale Civile di Udine, ora Padiglione Petracco, completato nel 1984. Nel 1977 è – con Giancarlo De Carlo, Fausto Colombo, Umberto Riva, Maria Luisa Anversa, Ludovico Magistretti, Marco Zanuso – uno dei professionisti chiamati dall’AID (Agency for International Development) per la ricostruzione delle scuole nel Friuli terremotato e realizza la Scuola elementare di Maniago e la Scuola media di Travesio. Negli anni ottanta e novanta, in collaborazione con i figli – con i quali dal 1983 ha costituito lo studio Avon Associati – progetta numerosi allestimenti museografici e interventi di restauro, fra i più noti quelli nel complesso della Villa Manin a Passariano di Codroipo.
Alla sua opera nel 2000 è stata dedicata una monografia per i tipi dell’editore Marsilio.
Elena Avon – Nasce a Udine nel 1952; nel 1976 si laurea in Composizione architettonica a Venezia, relatore Aldo Rossi, con una tesi sulla progettazione di un complesso residenziale nei pressi della chiesa di Santa Giustina a Padova. Dopo la laurea inizia la sua attività con il padre, pur continuando gli studi; nel 1981 si specializza in Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Parma con Arturo Carlo Quintavalle. L’argomento della tesi è un approfondimento sugli allestimenti progettati da Achille Castiglioni. Questa esperienza le fornirà spunti interessanti per la sua futura attività professionale nel campo delle mostre d’arte.
Professionalmente segue in prima persona il recupero dell’ex ospedale Sant’Antonio a San Daniele del Friuli ed il restauro del secondo piano del corpo nobile della Villa Manin a Passariano; in questo complesso si occuperà in seguito di altri interventi fra cui il recupero dell’Esedra di levante assieme al fratello Giulio e la manutenzione complessiva delle coperture e dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Gli interventi in edifici di grande valore storico costituiranno importanti occasioni di crescita professionale e di proficuo confronto con le proprie competenze nella storia dell’arte. Dal 1991 dirige i lavori di recupero del Teatro Gustavo Modena di Palmanova, un teatro ottocentesco trasformato nel dopoguerra in una sala cinematografica. Una decina d’anni dopo affronta nuovamente il tema di un edificio per lo spettacolo dedicandosi ai lavori di adeguamento e ristrutturazione del teatro situato all’interno
del complesso del Palazzo delle Manifestazioni di Udine, progettato dal padre negli anni sessanta.
Tra i lavori svolti in prima persona da Elena vanno ricordati quelli a palazzo Mattioli Caimo-Frova (1999-2004), che mantiene l’originale destinazione residenziale consentendone il restauro filologico, e quelli del settecentesco palazzo Badini di Pordenone, da poco completati. Con questo intervento l’edificio, di proprietà comunale, è destinato ad uffici e spazi per la didattica per il Consorzio Universitario; Elena ne sta ora curando gli arredi.
Molto presente nell’attività dello studio Avon, con cui collabora dai primi anni ottanta, è Pietro Tomat (Udine 1949), marito di Elena, laureato in Ingegneria civile a Trieste nel 1975. La spiccata attitudine personale per il disegno e per la fotografia, di cui è cultore appassionato, e la sua formazione lo predispongono a scelte formali rigorose, che caratterizzano il suo lavoro. Si distingue per la particolare cura e l’attenzione che riserva agli aspetti costruttivi e ai dettagli tecnici esecutivi.
Fra i progetti redatti con l’apporto di Pietro, si segnala in particolare l’edificio per la didattica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Udine (1996-2001) e il nuovo padiglione per le Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Udine (1996-2001): la realizzazione dove si esprime più compiutamente la collaborazione tra Gianni, Elena, Giulio e Pietro che seguirà la direzione dei lavori. Nel progetto del restauro del Duomo di Tarcento (2005-2007), Pietro risolve in modo elegante la struttura di sostegno del pavimento trasparente. Tra gli allestimenti progettati con il suo contributo, ricordiamo le sezioni delle mostre nella sede della Villa Manin di Passariano I Longobardi del 1990 e Palmanova fortezza d’Europa del 1993.
Giulio Avon – Nato a Udine nel 1956, si laurea in Architettura a Venezia nel 1983 con una tesi in Storia dell’architettura dal titolo Ludovico Cadorin architetto veneziano, relatori Amerigo Restucci e Giandomenico Romanelli. Nello stesso anno, quasi a testimonianza della poliedricità dei suoi interessi, si diploma al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. All’interno dello studio, ha modo di confrontarsi con temi a lui congeniali, in particolare il dialogo fra testimonianze storiche – attentamente studiate – e possibilità espressive del linguaggio architettonico contemporaneo. Tra il 1989 e il 1991 si occupa della trasformazione del palazzo De Concina, nel centro storico di San Daniele, in sezione moderna della Biblioteca Guarneriana. Nel 1989 partecipa con Elena e Gianni all’allestimento della mostra su Sebastiano Ricci a Villa Manin, nel 1990 segue la rassegna dedicata ai Longobardi nella sede del palladiano Palazzo Pretorio a Cividale del Friuli. Nel 1993 cura l’allestimento della mostra Palmanova fortezza d’Europa nell’antica caserma Montesanto a Palmanova e nel 2004 quello della rassegna Floriano. Ponte di arte e fede tra i popoli in Europa a Illegio di Tolmezzo. Nel campo del recupero segue con Elena il restauro dell’Esedra di levante di Villa Manin e in particolare i cantieri a Cividale del Friuli: gli interventi di restauro nel Palazzo ex Monte di Pietà, nel Cimitero Maggiore e nel complesso del Duomo.
Fra gli altri suoi lavori all’interno dello studio, ricordiamo il progetto dei nuovi padiglioni della Casa di Cura di Abano Terme, per conto della quale svolge assieme a Gianni un’intensa attività di consulenza, e la realizzazione degli spazi per le nuove sale operatorie, ultimate nel 2003, in collaborazione con il progettista delle strutture Giancarlo
Turrini. Inoltre, si occupa in particolare della realizzazione dell’ampliamento delle Terme Marine di Grado e, come già ricordato, della progettazione del nuovo padiglione Infettivi del Policlinico Universitario di Udine.
Dal 2003 al 2008 è docente a contratto di Composizione architettonica all’Università degli Studi di Udine. Impegno recente è il restauro e la ricostruzione del castello di Artegna (Ud) distrutto dal terremoto del 1976 e riaperto al pubblico nel 2014.